Thursday, April 20, 2006

Le radici della Pianura

Prende avvio da questo mese una nuova rubrica dedicata all'Archeologia. Molti si chiedono quale sia lo scopo di questa materia e quali siano le differenze rispetto alla storia. Mentre la storia parte da documenti di ogni tipo per ricostrire fatti ed eventi storici, l'Archeologia studia, a partire dai resti materiali (ovvero ciò che è rimasto sepolto sotto terra), la vita quotidiana dei nostri antenati storici e la natura stessa di quelli preistorici. In sostanza, l'Archeologia si interessa dello studio delle nostre radici e delle nostre origini più antiche.
La considerazione più ovvia che ogni latinense può fare a questo punto è che, in realtà, nessuno ha delle radici storiche in questa zona. Molti sono veneti, altri sono campani, altri ancora romani o calabresi o pugliesi e così via. In questo caso però,l'archeologia ci permette di giocare col tempo e di esplorarlo in lungo e in largo facendo diventare tutto relativo.
È proprio giocando col tempo infatti, che scopriremo che sul territorio pontino abbiamo tutti delle radici in comune. Chi può dire di non sentirsi discendente dei romani o dei Volsci? Chi può dire di non sentirsi partecipe delle vicende che nel Medioevo hanno condizionato la pianura pontina? Dalla costruzione di monasteri e castelli a cittadine fortificate. E, soprattutto, chi può dire di sentirsi esentato dalle vicende che ci hanno portato a diventare quello che siamo, anche solo da un punto di vista fisico? Insomma, chi può dire di non sentirsi un homo sapiens?
È proprio da questo punto che partirà il nostro viaggio nella storia del territorio pontino, da S. Felice Circeo, dove, a cavallo tra gli anni '40 e '70, sono state condotte campagne di ricerca mirate a ricostruire la situazione preistorica del promontorio e della pianura circostante nella preistoria.
Per comprendere bene l'importanza del Circeo, dobbiamo spostarci in Africa. È lì, infatti, che si è "evoluto" l'homo sapiens, ed è lì che bisogna tornare per conoscerlo
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L'ominazione...

Il processo definito ominazione è quello che ha portato un gruppo di scimmie antropomorfe vissute in Africa circa 7 Milioni di anni fa ad evolversi nell'uomo moderno, un cammino che si è concluso 200.000 anni fa con la comparsa di homo sapiens ma che ha conosciuto, durante il suo divenire, diversi altri protagonisti.
Grazie al contributo della paleontologia è stato possibile individuare la serie di progenitori che hanno preceduto gli uomini del Circeo ed, ultimamente, anche grazie alla genetica, è possibile parlare di una linea evolutiva abbastanza definita. riportiamo di seguito una presentazione sommaria e schem
atica delle specie principali che ci hanno preceduto sulla terra e dalle quali discendiamo (vedi anche immagini):

-le diverse specie di australopiteco (come la famosa Lucy) 4,5-2,5 MA(Milioni di Anni) a.C.: esattamente a metà strada tra un gorilla ed un uomo, avevano già una padronanza della stazione eretta ma presentavano ancora braccia molto lunghe adatte alla vita arboricola e molari molto grossi e robusti, adatti alla masticazione di radici e frutti dalla scorza spessa.

- homo habilis 2,5-1,5 MA a.C.: una via di mezzo tra australopitechi ed uomo ma più vicino ai primi, è la prima specie che utilizza strumenti in pietra. Presenta ancora, tuttavia, caratteristiche arboricole.

- homo erectus 1,5 MA - 70.000 a.C.: è la prima specie dotata di caratteristiche pienamente umani. È stato il primo a lasciare l'Africa ed a conquistare Europa ed Asia fino alle filippine ed alla Cina. Era in grado di utilizzare il fuoco e produceva strumenti più complessi di homo habilis. Alcuni studiosi ritengono fosse anche in grado di navigare e di articolare suoni simili al nostro parlato.

-homo neanderthalensis 100.000-35.000 a.C.: l'unico vero antenato europeo dell'uomo si è evoluto proprio qui a partire da homo erectus, del quale porta caratteristiche fondamentali quali: arcate sopraciliari spesse, grande naso, fronte allungata e schiacciata con volume endocranico (cioè quantità di cervello) superiore a homo sapiens.
Nella grotta Guattari, in grotta delle capre ed a riparo Blanch sul promontorio del Circeo, tra gli 80.000 ed i 40.000 anni a.C., era questa la specie che cacciava nella pianura sottostante che, in quel periodo, a causa della glaciazione in corso, era molto più estesa dell'attuale.

- Mentre l'uomo di neanderthal si evolveva e diffondeva in Europa, in Africa orientale, nella stessa zona in cui era evoluto erectus, nasceva il primo homo sapiens, cosiddetto arcaico e datato a 200.000 anni a.C.
Da questo momento in poi, l'ascesa di sapiens è stata inarrestabile. In breve tempo (relativamente), ha conquistato tutto il mondo: Medio Oriente (70-50000 a.C.), Australia (50000 a.C.), Europa (40000 a.C.), Estremo Oriente (40000 a.C.) e America (20-15000 a.C.).
A fare le spese dell'inarrestabile ascesa di sapiens, in Europa, è stato il povero neanderthal. Mentre nel resto del mondo sapiens ha incontrato erectus o lande desolate, in Europa ha incontrato quello che si è sempre ritenuto fosse un nostro cugino e che invece, alla luce delle ultime scoperte genetiche, si è scoperto essere un lontano parente di un ramo estinto della famiglia.
Infatti, mentre molte teorie riguardo all'evoluzione di homo sapiens supponevano una sua origine diretta da neanderthal, la genetica ha smentito queste ipotesi. È stato dimostrato, attraverso lo studio genetico di molti popoli, che discendiamo tutti da antenati africani ed, in particolare, da un unico padre e da un unica madre di cui portiamo l'impronta genetica, una sorta di Adamo ed Eva del DNA.

Nel prossimo numero cercheremo di capire meglio le differenze tra il nostro modo di vivere e quello di neanderthal, proprio alla luce delle scoperte effettuate sul Circeo.
Da lì ci muoveremo poi verso periodi più recenti per arrivare a Satricum (borgo Montello) prima ed ai romani poi.
La scommessa finale di questo viaggio sarà quella di sentirci tutti quanti un po' più pontini ed un po' più consapevoli della storia del territorio nel quale viviamo per apprezzarlo ed amarlo un po di più.

Dott. Marco Mastroleo

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